
Capita a molti di lasciarsi condizionare dagli altri quando si tratta di scegliere ciò che porta un po’ di serenità. È come se servisse una sorta di approvazione esterna per sentirsi liberi di godersi qualcosa, un’abitudine che spesso nasce senza accorgersene. Eppure, questa dipendenza pesa più di quanto sembri.
Hermann Hesse lo mette nero su bianco con parole molto dirette: “Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco”. La frase colpisce perché toglie ogni scusa. Suggerisce che la felicità non va chiesta, né delegata. Se si lascia agli altri il potere di decidere quando è giusto essere contenti, si finisce per vivere a metà, sempre in attesa di un cenno. Hesse ricorda che la gioia nasce da dentro e che nessuno può distribuirla come un premio.
L’autore, premio Nobel per la letteratura, ha dedicato gran parte della sua opera alla ricerca interiore e alla libertà personale. Nei suoi libri tornano spesso personaggi che lottano per trovare un proprio equilibrio, lontano dalle aspettative altrui. La sua scrittura invita a guardarsi dentro con sincerità, senza costruirsi gabbie inutili.
La frase non vuole spingere all’egoismo, ma a una sana autonomia. Quando la felicità non dipende dagli altri, tutto diventa più semplice. Si smette di aspettare giudizi e si impara a dare spazio a ciò che fa stare bene, anche nelle piccole cose. In fondo, chi vive aspettando l’approvazione altrui si mette da solo i bastoni tra le ruote.













