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Eretico non è colui che brucia nel fuoco, ma colui che lo accende.

Eretico non è colui che brucia nel fuoco, ma colui che lo accende. (William Shakespeare)

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Data di Pubblicazione: 7 Settembre 2020
Di: Luca Carlo Ettore Pepino © Frasimania.it

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Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.
Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.
Pochi amano sentir parlare dei peccati che amano commettere.
Vivi per essere la meraviglia e l’ammirazione del tuo tempo.
Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo.
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
Se uno passasse tutto l’anno in vacanza, divertirsi sarebbe noioso come lavorare.
Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla.
Che sia maledetto colui che per primo ha inventato la guerra.
Il fuoco non può spegnere il fuoco, esattamente come la violenza non può eliminare la violenza.
Non tutte le nubi portano tempesta.
Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono, perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota, ma quando dormo essi nei sogni vedono te.
L’ordine è la virtù dei mediocri.
Siamo fatti anche noi della stessa sostanza di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Non c’è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.
L’amore fugge come un’ombra l’amore reale che l’insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l’insegue.
È meglio morire incompresi che passare la vita a spiegarsi.
Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito.
Sappiamo ciò che siamo, ma non quello che potremmo essere.
Guardatevi dalla gelosia. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.
Con l’allegria e le risate vengano pure le vecchie rughe.
Aprile mette uno spirito di gioventù in ogni cosa.
Ti seguirò, ovunque andrai, e farò dell’inferno un paradiso se morirò per mano di chi amo.
Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.
Qualcosa di sinistro sta per accadere.
Con la violenza puoi uccidere colui che odi ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e nient’altro.
È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.
Li troppi pensieri bruciano er cervello e nun ce fanno campà… E allora dà retta a me: lassa sta, nun ce pensà… ché oggi ce semo e domani chissà!
Diffida di chi dice che non vuole regali per Natale: è colui che li aspetta più di tutti.
Com’è stupido colui che cerca di rimediare all’odio degli occhi con il sorriso delle labbra.
Se non ricordi che amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai mai amato.
Com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro.
Vuoto è l’inferno: tutti i diavoli sono qui.
Siamo fatti anche noi della stessa materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
È una bella prigione, il mondo.
L’amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono.
Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Ah! com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
Ragioni forti producono azioni forti.
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