Frasi di Roberto Benigni: le 25 più belle e famose (con immagini)

Frasi di Roberto Benigni

Roberto Benigni, all’anagrafe Roberto Remigio Benigni, è un celebre attore e comico italiano molto famoso e apprezzato anche all’estero. Non per niente tra i vari riconoscimenti ricevuti può vantare due premi Oscar, come miglior attore e miglior film, ricevuti nel 1999 con “La vita è bella”.

Se agli inizi della sua carriera si è caratterizzato da uno stile più dissacrante e irriverente, negli ultimi anni si è fatto apprezza anche come divulgatore e come esempio di italianità e di cultura italiana.

Qui di seguito la nostra selezione delle più belle frasi di Roberto Benigni sulla felicità, sulla vita, sul sorriso e tanto altro. Eccole!

Aforismi, citazioni e frasi di Roberto Benigni

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Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.

Innamoratevi! Se non vi innamorate è tutto morto. Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto!

Un bravo comico deve sempre difendere il suo paese da chi lo governa.

Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.

Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.

Morire non mi piace per niente. È l’ultima cosa che farò.

E se ci chiudono la porta dei sogni, siamo già morti.

A proposito di felicità, cercatela, tutti i giorni, continuamente.

Per il fanatico ci sono sempre due opinioni: la sua e quella sbagliata.

La felicità non sta nell’assenza dei contrasti, ma nell’armonia dei contrasti. È questa armonia a essere costruttiva. Se uno vedesse quello che ero vent’anni fa non mi riconoscerebbe.

Non bisogna mai aver paura di morire, ma di non cominciare mai a vivere davvero.

La vita è bella non perché tu hai, ma perché tu dai, nonostante tutto.

La felicità la trovi nei piccoli gesti quotidiani, nei silenzi ascoltati, nei vuoti riempiti, nei sorrisi regalati e nell’amore vissuto.

La vita è bella se cerchiamo di vivere la felicità e non d’inseguirla.

È un segno di mediocrità quando dimostri la tua gratitudine con moderazione.

Quando ci si innamora di una donna, non è che quando si fa all’amore con quella donna si fa all’amore con quella, si fa all’amore con tutte le donne del mondo.

Non è vero che un amico si vede nel momento del bisogno, un amico si vede sempre.

Nulla è più scientifico della fantasia.

A me mi rovinano le donne. Troppo poche!

Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità.

Per essere felici deve bastare poco, non deve essere cara la felicità. Se è cara non è di buona qualità.

Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con la biro, l’uomo con la pistola è un uomo morto; perché la biro dà l’eternità.

La gente vede, sente e parla. Purtroppo però vede male, sente poco e parla troppo.

Per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto!

Le mogli dei politici fanno tutte beneficenza. Per forza! Hanno il senso di colpa per quello che rubano i mariti.

Due cose mi piacciono della vita. La seconda è viaggiare.

Se lei mi dice che Benigni è un buffone, un burattino, un comico, un clown, mi fa un complimento.

Le cose comiche, le sciocchezze, sono sublimi.

Se il muro di Berlino fosse stato costruito dagli italiani, sarebbe caduto naturalmente.

L’amore è come la morte: o sei innamorato o non sei innamorato, o sei morto o non sei morto… non sei mai troppo morto.

Adesso fanno le partite tra giudici e cantanti. Ne dovevano fare una anche tra ministri e mafiosi: insomma, un’amichevole.

Amare vuol dire donare quello che non si ha. Questo è l’amore. è facile donare oggetti, oggettini, regalare regali e mettersi l’anima in pace. No, bisogna regalare il nostro tempo, noi stessi, i nostri giorni, la nostra presenza.

Dicono che Mussolini abbia fatto anche cose buone. Ma sicuramente. Anche Stalin o Hitler, un ponte o una strada l’avranno fatta, anche il mostro di Firenze avrà detto buon giorno a qualcuno qualche volta!