Jannik Sinner è un grande campione del tennis che sta regalando all’Italia del tennis tante forte emozioni, diventando il giocatore n° 1 al mondo.
Jannick si sta facendo amare dentro e fuori dal campo grazie alla sua semplicità, umiltà e determinazione, doti sempre più rare ai giorni nostri, diventando un esempio per molte persone.
Ecco quindi con la nostra lista delle più belle e famose frasi di Jannik Sinner per conoscerlo meglio. Scoprile subito!
Aforismi, citazioni e frasi di Jannik Sinner
Non ho paura di sbagliare, non ci penso. Non vedo che senso abbia pensarci.
Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita.
Se perdo, il giorno dopo mi vado ad allenare. Se vinco, il giorno dopo mi vado ad allenare.
È importante ogni tanto ricordarsi di sorridere e apprezzare la fortuna di fare questo mestiere.
Il talento per me non esiste, bisogna guadagnarselo. Puoi avere capacità leggermente migliori, ma solamente se lavori andrai più in alto. Chi lavora è quello che ha talento
Ogni giorno quando mi sveglio penso subito al mio obiettivo, che è quello di migliorare sempre di più.
Per vincere la testa conta per il 70%, poi c’è il fisico, i colpi invece contano solo per il 10%.
Ho scelto il tennis perché è uno sport in cui si possono commettere errori. Puoi perdere punti, ma puoi comunque vincere la partita. Nello sci, se fai un errore, un grosso errore, non hai alcuna possibilità di vincere.
Se non vuoi perdere, mai credere di aver vinto.
Alle volte possiamo davvero diventare un ostacolo per noi stessi. Ma più spesso siamo gli unici a poterci dare una grande mano.
Ho un senso del dovere molto forte, che mi hanno insegnato i genitori. Mamma cameriera e papà cuoco in un rifugio, entrambi hanno fondato il loro mestiere sulla disciplina ferrea e mi hanno educato a portare a termine con impegno e onestà ciò che inizio. Costi quel che costi.
Migliorare si può sempre, questa è la verità.
Sono molto orgoglioso di essere italiano: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?
Mi piace ballare nella tempesta della pressione.
L’elemento principale è sempre la passione per lo sport. È fondamentale la voglia di porsi un obiettivo ogni giorno, fin da quando ti svegli, mettendo in conto i momenti difficili.
Ho scelto di giocare a tennis perché mi piace, questa vita quindi è la più bella che potessi fare.
Ovviamente i risultati contano, ma quello che conta davvero è cercare di lavorare sodo, svegliarsi e andare a lavorare e farlo con un sorriso.
Io tratto tutte le persone allo stesso modo: se ho davanti a me il numero 1 della classifica o chi pulisce gli spogliatoi, io mi comporto sempre ugualmente, con educazione.
Serve accettare i momenti duri, ricordandosi che sono proprio quelli che ti renderanno più forte.
Non pretendo di insegnare niente a nessuno. Dai miei ho imparato a prendere tutto con un sorriso, vittorie e sconfitte.
Vorrei che tutti quanti avessero i miei genitori, come li ho avuti io perché mi hanno sempre permesso di scegliere anche quando ero giovane decidevo io. Non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando facevo altri sport.
La pressione va presa in modo positivo. Devi essere gentile con lei. Devi fare amicizia. Se la odi, allora non sei nel posto giusto.
Le vittorie arrivano da lontano, da tutto il lavoro di ogni giorno, che voi non vedete. La fatica, il sudore, le ore in palestra, i sacrifici. La mia testa e il mio sguardo sono costantemente rivolti al miglioramento.
Nei punti decisivi esce il vero carattere di un giocatore.
La pressione mi piace, ma amo anche condurre una vita semplice: per me è importante.