Albert Einstein è un’icona inconfondibile del XX secolo grazie alle sue incredibili doti di genialità e creatività che lo hanno reso uno degli scienziati più importanti di sempre.
A rendere la sua figura così mitica e popolare, insieme alle sue innumerevoli scoperte scientifiche, sono i tanti aforismi che ha saputo donarci e che troviamo ancora oggi un po’ dappertutto.
Ecco una selezione di frasi di Einstein sulla stupidità e sull’intelligenza che ce ne presentano il punto di vista assolutamente condivisibile. Scoprile subito!
Aforismi, citazioni e frasi di Einstein sulla stupidità e sull’intelligenza
Una persona intelligente risolve un problema. Una persona saggia lo evita.
La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.
Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
Non ho alcun talento particolare. Sono solo appassionatamente curioso.
I fear the day that technology will surpass our human interaction. The world will have a generation of idiots.
Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.
La memoria è l’intelligenza degli idioti.
Se non riesci a spiegarlo a un bambino di 6 anni, non l’hai capito nemmeno tu.
Mai memorizzare quello che puoi comodamente trovare in un libro.
L’essere umano è dotato di una intelligenza appena sufficiente nel comprendere il mondo reale. Se si potesse comunicare a ognuno questo senso di umiltà, tutta la sfera dei rapporti umani ne trarrebbe vantaggio.
Se vuoi che i tuoi figli siano intelligenti, leggi loro delle fiabe. Se vuoi che siano più intelligenti, leggi loro più fiabe.
La crescita intellettuale deve cominciare alla nascita e cessare solo alla morte.
Il genio altro non è che la capacità di osservare la realtà da prospettive non ordinarie. Mentre una persona intelligente, quando riesce a trovare un ago in un pagliaio, si ferma soddisfatta, il genio continua a cercare per trovarne un secondo, un terzo ed eventualmente un quarto.
Non considerare mai lo studio come un dovere, ma come un’invidiabile opportunità.
La mente intuitiva è un regalo sacro e la mente razionale è un servitore fedele. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il regalo.
La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti.
Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell’energia. Questa è l’apoteosi dell’ignoranza umana.
Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa, allora, è segno una scrivania vuota?
Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma non sono sicuro dell’universo.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L’insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
Una domanda che a volte mi lascia confuso: sono pazzo io o sono pazzi gli altri?
Scopo di ogni attività dell’intelletto è ridurre il mistero a qualcosa di comprensibile.
Se non riesci a spiegarlo a un bambino di 6 anni, non l’hai capito nemmeno tu.
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.
Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.
Il genio è 1% talento e 99% lavoro duro.
Non sono coinvolto, ringrazio Iddio, e non sono più costretto a partecipare alle gare dei cervelloni. Le ho sempre considerate una specie di penosa schiavitù, non meno odiosa della passione per il danaro o per il potere.
Mi fa orrore quando una bella intelligenza è abbinata a una personalità ripugnante.
La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente.